Non è difficile come calcolare la Tasi per l’esercizio in corso e grazie al reperimento di una visura catastale aggiornata sarà possibile effettuare i conteggi in modo semplice e puntuale, senza ricorrere necessariamente alla consulenza del proprio commercialista di fiducia. Ma come fare?
In primo luogo, è necessario recuperare una visura catastale aggiornata (potete fruire del nostro servizio, e averne una in pochi minuti).
All’interno di tale documento è evidenziata la rendita catastale del vostro immobile, che provvederete a rivalutare per il 5% (dunque, ipotizzando che la rendita catastale sia – per semplicità – pari a 100, la rendita catastale rivalutata sarà pari a 105).
Il valore ottenuto in seguito alla rivalutazione di cui sopra dovrà poi essere moltiplicato per un coefficiente che, nell’ipotesi di prima casa – è pari a 160. Sempre nella fattispecie – esempio di cui sopra, il nuovo valore (che definiremo come base imponibile), sarà pari a 16.800.
Una volta nota la base imponibile, come sopra definita, sarà sufficiente individuare l’aliquota scelta dall’ultima delibera comunale per la nostra zona di riferimento. Per poter assumere un dato puntuale, sarà necessario recarsi sul sito internet del Ministero dell’economia (economia.gov.it), e individuare il comune in cui si trova la nostra abitazione principale, in relazione alle aliquote Tasi deliberate.
Nell’ipotesi in cui nell’esercizio di riferimento il Comune non abbia deliberato nulla, sarà possibile riferirsi all’aliquota relativa al 2014. Se ad esempio il Comune ha deliberato per l’anno in corso un’aliquota del 2,5 per mille, o non ha deliberato ancora nulla ma per l’esercizio precedente aveva stabilito il 2,5 per mille, per poter comprendere la Tasi da pagare dovremo moltiplicare la base imponibile per l’aliquota in esame.
Prima di pagare, tenete tuttavia in considerazione la presenza di riduzioni e esenzioni, deliberate congiuntamente dalla municipalità.