In Italia continua a crescere il numero di appassionati di auto d’epoca. Auto storiche, dal fascino intramontabile, che nel corso degli anni possono acquisire dei controvalori di mercato particolarmente interessanti. Ma in che modo acquistare un’auto d’epoca senza correre “rischi” di sorta?
Il punto di partenza per evitare qualsiasi pregiudizio è quello di richiedere una visura PRA, indicando la targa automobilistica del mezzo che si intende rilevare. Nel documento che otterrete, potrete consultare tutte le caratteristiche del mezzo e, attraverso essi, anche gli elementi utili per accertare che si tratti effettivamente di un’auto d’epoca e non, più semplicemente, di un mezzo “datato”.
Nel caso in cui il veicolo possegga tutte le caratteristiche per poter essere qualificato come sopra, verrà iscritto nell’apposito registro. In caso contrario, l’acquirente potrà comunque scegliere di acquistare il mezzo, immatricolando a proprie spese dopo il passaggio di proprietà, oppure non acquistare il mezzo, temporeggiando affinché il venditore ottemperi alla registrazione della targa.
Nel primo caso, l’acquirente dovrà sostenere non solamente i costi di immatricolazione, quanto anche ai costi di riconoscimento del veicolo come auto d’epoca (la tassa è provinciale e si aggira intorno ai 50 euro). Le spese che si riferiscono al passaggio di proprietà sono di norma del nuovo intestatario del mezzo, che avrà 60 giorni lavorativi di tempo (con decorrenza dalla data che è riportata sul contratto di vendita del mezzo) per poter procedere all’effettuazione di tale onere.
Una volta che l’auto sarà completamente riconosciuta come veicolo d’epoca, il proprietario riceverà il certificato di proprietà aggiornato e potrà ben recarsi presso la Motorizzazione Civile per poter completare le pratiche.