E’ quasi tempo, oramai, di dire addio al PRA, Pubblico Registro Automobilistico. A sostituire lo “storico” attestato ci sarà un documento unico di circolazione, che comprenderà sia la carta di circolazione che il certificato di proprietà.
Stando a quanto ricordava il quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore, l’addio al PRA potrà essere ufficializzato dal 2016, quando verranno trasferite al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tutte le funzioni svolte dall’Archivio nazionale è attualmente tenuto dalla Motorizzazione civile.
Ma non solo: è sempre il quotidiano a ricordare come dal 1 luglio verrà eliminato il certificato di proprietà, che sarà sostituito dal già ricordato documento unico di circolazione. L’apparato che sostituirà il PRA diverrà responsabile delle iscrizioni e dei rinnovi, dei trasferimenti di proprietà da trascrivere, dei fermi di natura amministrativa, della riscossione dell’Ipt, dell’omologazione dei veicoli e del rilascio e dell’aggiornamento delle patenti.
Come fortemente voluto dal governo, la creazione della nuova struttura che avrà il compito di sostituire il PRA avverrà a costo zero e, dunque, non verranno sostenute nuove spese per la finanza pubblica. Il fabbisogno sarà infatti garantito dalle tariffe e dai proventi che ordinariamente derivano dalla sua attività.
Sempre in ambito di novità per le quattro ruote, perderà alcune funzioni l’Automobile Club. È dunque probabile che la struttura sia costretta a ridurre il proprio personale, vista la perdita di tali competenze.
Ad ogni modo, prima di comprendere cosa accadrà effettivamente nel dettaglio non si potrà che attendere l’effettiva formalizzazione di tutte le intuizioni finora sopra formulate. Considerata la ristrettezza dei tempi, si attendono novità importanti già nel corso delle prossime settimane, insieme a ulteriori innovazioni che potrebbero permettere di raggiungere l’obiettivo più sentito da tutti gli automobilisti italiani: puntare a una parziale riduzione dei costi assicurativi, anche attraverso la tanto sospirata tariffa unica nazionale per i più virtuosi.
SArebbe giusto portare la tassa di possesso ,o di circolazione” sempre ruberia è!” ad una quota fissa unica per tutte le auto tipo 50,00€ annuali